In condizioni condizioni di innevamento ottimali, la gita che parte dal villaggio di Pillaz e si conclude al Colle della Balma d’Oropa è, nelle sue semplici geometrie, un piccolo capolavoro, fatto di piacevoli pendenze, ritagliate in un angolo di Valle d’Aosta lontano anni luce dai grandi nomi, dal traffico e dalle masse. Va però subito sottolineato che è meglio salire a questo importante valico con neve trasformata e ben assestata. I pendii terminali, trasversali al senso di marcia, potrebbero essere assai insidiosi, anche perchè hanno inclinazioni significative. Terminate le opportune “avvertenze”, possiamo incominciare a disquisire della Pillaz – Colle della Balma d’Oropa.
Nota storica: questo sentiero è il percorso dalla Processione della Madonna Nera che, con cadenza quinquiennale, coinvolge la popolazione di Fontainemore, che giunge ad Oropa dopo un’intera notte, e parte del giorno seguente, di marcia. Con la livrea invernale, i bei pendii che sovrastano il Lago Vargno, il Lej Long ed il Lago della Balma, diventano eccellente territorio per gli amanti dello sci fuori pista.
Superato l’abitato di Fontainemore, poco oltre il Km. 10 della Strada Regionale della Val di Gressoney, girare a destra, su di un ponte, dal quale incomincia la salita per l’Area Naturale del Mont Mars. Dopo circa 5 chilometri si giunge al piccolo villaggio di Pillaz, a 1.216 m. di quota. Svoltare dentro l’abitato e proseguire, sempre su asfalto, per ancora un chilometro circa. Il divieto d’accesso ed il termine della pavimentazione obbligano a cercare un parcheggio negli esigui spazi a disposizione.
La gita parte dal citato divieto, neve permettendo, e prosegue lungo l’interpoderale fino al Lago Vargno (1 h. abbondante circa). Fino a qui niente da segnalare, fatto salvo che spesso il tratto di strada, sempre all’ombra, è duro come il marmo. Superare il segnavia per il Colle della Marmontana e della Gragliasca, proseguendo sull’evidente tratturo. In pochi istanti si giunge al Lago Vargno. All’altezza dello sbarramento svoltare a sinistra, servendosi di un ripido sentiero che sale verso le baite del Vargno e Vargnit. Lasciare dunque senza alcuna esitazione la comoda strada, ormai pianeggiante e parallela al bacino, e rimontare il largo pendio. All’altezza della casera più alta, proseguire in direzione E, verso la fascia di alberi. Dopo averla attraversata si giunge ad un taglio molto ripido che introduce ad un altro tratto, privo di vegetazione, di media pendenza. Terminato quest’ultimo ci si trova nella piana del Lej Long.
Senza perdere quota, proseguire stando sul margine sinistro del pianoro. Un comodo traverso introduce ad un ripido canale, incastonato tra il bordo del catino superiore ed un caratteristico roccione liscio. Chi giunge dal Colle Chardon (immediatamente a sinistra della cresta rocciosa del Mont Mars), cioè chi sta percorrendo il periplo del Monte Rosso, una volta arrivato al Lej Long risale questo pendio esattamente al centro del vallone, più a destra rispetto al “nostro” tracciato. Tutto ciò è un’ottima alternativa nel caso in cui la soluzione precedentemente proposta destasse sacrosanti sospetti, però occorre tenere conto che si perdono parecchi metri per guadagnare l’itinerario di sicurezza. La dura rimonta del canale termina nell’ampio bacino del Lago della Balma, a quota 2.022 m. Finalmente appare la meta finale: il colle tanto agognato.
Ancora un tratto pianeggiante, da percorrere a sinistra della conca, quindi incomincia l’ultima vera salita. Le pendenze aumentano gradatamente, per impennarsi in modo deciso in corrispondenza della vetta della Balma d’Oropa. Superato questo violento strappo non resta altro che il terminale traverso in falso piano; una manciata di minuti e la caratteristica croce del Colle della Balma d’Oropa è raggiunta. Davvero incantevole la vista sul Pian Ceva e sul vallone il cui profilo è dettato dal crinale del Monte Camino e dalla severa mole dell’opposto Monte Rosso. All’orizzonte compare uno spicchio di Biellese, coperto da un mare di nuvole molto coreografico.
Oggi gli dei della neve ci sorridono, perchè non ci sono cornici pendenti, placche ed accumuli sospetti. Il manto bianco è perfettamente trasformato. Morale: discesa da favola. Non occorre comunque essere grandi esperti per valutare con occhio critico l’ultimo tratto, dal Lago Balma al Colle. Neve ben assestata, prima di avventurarsi sulla rampa risolutiva.
Info per il Colle della Balma d’Oropa
Altitudine: 2.261 m.
Quota partenza: 1.216 m.
Dislivello totale: 1.045 m.
Località di Partenza: Pillaz, Fontainemore.
Tempo salita: 3 ore / 3 ore e 30 min.
Difficoltà sci-alpinistiche: MS
Esposizione: O + SO
Mappa: IGC foglio 9, Ivrea, Biella e Bassa Val d’Aosta – Scala 1:50.000
Accesso automobilistico
Autostrada: uscita casello PONT SAINT MARTIN, proseguire per la Val di Gressoney.
Superato l’abitato di Fontainemore, poco oltre il km. 10 della Strada Regionale della Val di Gressoney, svoltare a destra sul ponte. Salire fino all’abitato di Pillaz. Entrare nel gruppo di case e proseguire sulla stretta strada in asfalto per quasi un chilometro. Lasciare l’auto in prossimità del divieto di transito ai non autorizzati (dove finisce l’asfalto). Spazio parcheggio molto angusto: 2 posti!