Il Monte dell’Arp Vieille rappresenta la gita più facile, qui nella Miniera della Neve, in Valgrisenche, anche perchè è l’unica che non costringe il randonneur ad una maratona. Detto questo occorre aggiungere che è la vetta più affollata del circondario, oltre a non essere poco flagellata dall’eliski (almeno credo: ci sono stato quattro volte ed ho visto i fenomeni girare sempre altrove).
Non guasta neppure far sapere che è anche il percorso più sicuro, tenendo d’occhio il tratto centrale, unico spauracchio della gita per pendenza ed esposizione. Non vorrei però far diventare l’Arp Vieille una passeggiata: certamente è una classicissima dello sci-alpinismo, ma rimane sempre una gita in alta montagna, con le insidie di un pendio apparentemente innocuo. In annate eccezionali è sciabile fino a maggio: io l’ho salita il 28 aprile, in condizioni degne da saldo di fine stagione. Il consiglio è di sfruttare il suo manto nevoso prima.
E’ la posizione ad incoraggiare la salita all’Arp Vieille. Per chi cerca motivazioni più forti la gita è soltanto ricognitiva, essendo in posizione strategica per valutare tutte le grandi salite della Miniera Bianca. Situata nel bel mezzo tra il Rutor e l’Ormelune, l’Arp Vieille è osservatorio privielgiato soprattutto per questi due giganti. Del Rutor è ben visibile il tratto fino alla spalla ove giacciono i resti dello Scavarda, mentre dalla vetta dell’Arp Vieille appare tutto il percorso per l’Ormelune, anche se di difficile decifrazione. Manca alla vista soltanto il lungo traverso che introduce al vallone di San Grato, il cui ingresso è situato lungo la strada che fiancheggia alta il lago di Beauregarde. Prima che questa precipiti su Usellieres, un’interpoderale fa capolino. Per dirla tutta mancano anche delle immagini dalla vetta dell’Arp verso l’Ormelune: una noiosa coltre di nubi mi ha impedito di riprendere dall’alto il fianco di questa stupenda montagna. Prossimamente sui questi lidi l’Ormelune ci sarà … il tempo di impaginare!
Più lontane appaiono la Becca di Tos, il Feluma, il vallone del Cossuna, il vallone del Bouc, con la grandiosa parete della Rabuigne, il dentino della Forciaz, la bastionata della Grand Rousse, il vasto anfiteatro ai piedi della Giasson e via via fino alla Tsanteleina, la Grand Sassiere. In secondo piano emergono quasi tutti i giganti: Monte Bianco, Grivola, Gran Paradiso e, lontani, Cervino e Monte Rosa.
Non rimane altro che salire questa punta: dunque si lascia l’auto appena oltre Bonne e si percorrono un centinaio di metri fino a trovare l’interpoderale che sale alle baite dell’Arp Vieille. Raggiunto il primo pianoro occorre risale in direzione di un “quasi” ripido ed ampio canale, situato proprio in direzione della vetta. Porta ad un secondo vasto pianoro che introduce velocemente alla salita vera e propria dell’Arp Vieille. Si può dire che la gita vera e propria incominci proprio qui.
Su l’alzatacco e cambio di ritmo: virata in direzione SO e risalita del ripido pendio, puntando la finta cresta, compiendo un semicerchio in direzione di un ambiguo canalino ripido incastonato tra le rocce sovrastanti ed il lontano punto più elevato visibile. Arrivati quasi ai piedi del canalino ci si accorge che la cresta è, in realtà, un’ampia spalla che introduce ad un ennesimo canale, molto più ampio e sicuro, oltre che meno ripido di quello ben visibile precedentemente.
Ci si inoltra in questa più confortevole via fino a raggiungere la vera cresta che separa il versante del vallone di San Grato, e su appoggi sempre più ripidi si può giungere comodamente con gli sci in vetta avendo cura di aggirare la cuspide terminale con un comodo e breve taglio in direzione Ovest. Molto più facile a fare che a dire.
La discesa segue grossomodo la via della salita, anche se il ripido canale che abbiamo lasciato sulla destra in salita può essere ridisceso, ovviamente con condizioni di neve ben assestata. Dopo occorre prestare attenzione allo scivolo ripido dominante il secondo pianoro. Il resto è mancia fino a Bonne. Dalla Miniera della neve è tutto. Arrivederci alla prossima salita.
Info per il Mont de l’Arp Vieille
Altitudine: 2.963 m.
Quota partenza: 1.800 m.
Dislivello totale: 1.163 m.
Località di Partenza: Bonne, Valgrisenche
Tempo salita: 3 ore e 30 minuti
Difficoltà sci-alpinistiche: MS
Esposizione: E
Mappa: IGC foglio 102, Valgrisenche, Val di Rhêmes, Valsavarenche – Scala 1:25.000
Accesso automobilistico
Autostrada: uscita casello AOSTA OVEST, immettersi sulla statale n. 26 fino ad Arvier.
Ad Arvier, imboccare la Strada Regionale della Valgrisenche. Percorrerla fino oltre il paesino di Valgrisenche, proseguendo per la località Bonne. Qualche metro oltre l’abitato lasciare l’auto, nelle vicinanze dell’interpoderale per l’Alpe dell’Arp Vieille.