Doveva essere un giorno libero a disposizione per poter finalmente farsi una bella sciata, un tranquillo venerdì. L’obiettivo era alquanto prestigioso, per i miei mezzi: la Cima d’Entrelor (m. 3.430). Una delle rare nevicate del 2000, il mercoledì precedente, mi ha costretto a cambiare i miei piani. Innanzitutto nessuna traccia presente in tutto il vallone, ad eccezione di impronte di racchette fino al bivio per il vallone di Sort. Da qual punto in poi nulla, solo neve oltre le caviglie.
Esco dal bosco che sono già un po’ bel concio: l’abitato di Rhemes non è poi tanto distante, quindi il morale mi scende sotto le pelli. Davanti a me un vallone assolutamente intonso; nessuna traccia ancora e la cosa mi ricarica. Proseguo deciso verso i casolari d’Entrelor: è ancora ben presto ed ho tutta la giornata davanti per capire cosa sarò in grado di fare. Poco oltre mi accorgo che una valanga ha “colpito” l’ingresso alla minuta morena del ghiacciaio d’Entrelor. Sospetti cambi di colore nella neve, appena sotto la cresta che conduce dalla Cima d’Entrelor alla Punta Tzambellinaz, mi inducono a lasciar perdere visto che la fascia sospetta e’ esattamente sopra dove dovrò passare. Sono completamente solo, non ho nessuna compagnia, ad eccezione del telefonino, quindi è meglio rinunciare.
Con una neve così, l’unica farina dell’anno (2000), è difficile levare le pelli e tornare indietro. Una valida alternativa è la Testa d’Entrelor, tagliando in diagonale verso il Col di Sort sul ripido pendio in direzione NE. Ben presto mi ritrovo in compagnia di un numeroso branco di camosci incuriositi. Procediamo tutti quanti: loro con scopi ben precisi, io, invece, pestando neve vergine verso una meta non definita, avendo perso buona parte degli stimoli della giornata. Ben presto supero la Testa d’Entrelor, puntando in direzione della Punta Gollien.
Salgo fin quando trovo neve, cioè fino a quota 2.850 m. circa, poi mi arresto su di un colletto dominante il sottostante vallone dell’Entrelor ed il lontano e spelacchiato Col di Sort. Termino la salita arrendendomi alle condizioni non ottimali ed a una giornata dal vento forte con il cielo appannato da alti strati grigi. Quest’anno non è annata: resta la consolazione che oggi riesco a sciare in un bello strato di farina fresca, da questo punto d’arrivo imprecisato, fino a Rhemes Notre Dame. Chi si contenta gode, quindi per oggi può andar bene così.
Info per la Testa d’Entrelor
Altitudine: 2.580 m.
Quota partenza: 1.723 m.
Dislivello totale: 857 m.
Località di Partenza: Rhêmes Notre Dame, Bruil (Capoluogo)
Tempo salita: 2 ore / 2 ore e 30 min.
Difficoltà sci-alpinistiche: MS
Esposizione: O
Mappa: IGC, foglio n. 102 – Valgrisenche, Valle di Rhêmes, Valsavarenche- Scala 1:25.000
Accesso automobilistico
Autostrada: uscita casello AOSTA OVEST. Proseguire sulla SS. n. 26, fino a Villeneuve. Quindi procedere per Rhêmes Notre Dame: girare a destra al bivio poco oltre Introd.
Risalire la Val di Rhêmes fino a giungere al capoluogo di Rhêmes Notre Dame, Bruil. Ampio parcheggio a disposizione nella piazza del Municipio. Procedere a piedi per le stradine del capoluogo per attraversare la Dora. In corrispondenza della pista di Sci Nordico, si trova l’inizio della gita.
Tutto l’itinerario si svolte all’interno dei confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso.