Escursione Tête de Fênetre – Saint Rhemy en Bosse, Valle del Gran San Bernardo

Che tristi gli inverni con scarso innevamento. Oltre ai danni inferti al patrimonio idrico, ai mancati introiti subiti dal comparto turismo che lavora a singhiozzo, mi permetto di aggiungere il disagio per chi pratica lo sci-alpinismo. Perchè, diciamolo, nel nostro piccolo egoismo, alla fine è quest’aspetto che più ci crea fastidi…

Come rabdomanti della neve, durante le infauste stagioni di siccità, occorre dare fondo ad itinerari che altrimenti passerebbero nel dimenticatoio. Le zone di confine, quelle dove le perturbazioni del nord e del nord-ovest, atlantiche, riescono a depositare qualche residuo delle loro sfuriate, sono le uniche beneficiate dal manto bianco. Oddio: le immagini parlano chiaro. Sembra la prima nevicata d’ottobre, ed il bianco è in minoranza rispetto agli altri colori.

Per rimanere sul banale, potrei citare un bel “chi si accontenta gode”, e quindi, una volta servita l’ovvietà, caricare baracca e burattini e ci si dirige verso Saint Rhêmy en Bosses. Quindi proseguire lungo la strada estiva al Passo del Gran San Bernardo e andare fino a dove sorella neve lo permette. In via approssimativa, si giunge all’altezza di una sbarra poco oltre un ponte, oppure si lascia l’auto una manciata di minuti prima. La quota di partenza è intorno ai 1.720 metri.

Appena pochi metri oltre il ponte, alla destra della Statale, si presenta un evidente percorso, molto appetibile, onde evitare la noiosa risalita lungo la strada stessa. E’ una scorciatoia che porta nei pressi dell’inizio del Tunnel vero e proprio, affacciandosi su un grande pianoro posto ai piedi di quella che può definirsi un’ampia conca.

Davanti al viandante i tornanti della strada che comincia finalmente a salire in modo serio, dettano i passaggi obbligati. Questa spelacchiata (solo in questo periodo!) conca ai piedi della Lesache permette ancora un brandello di scorciatoia, poi soltanto lungo la statale è possibile salire alla Casa Cantoniera, a causa della palese mancanza di neve.

Superato il primo grande salto, si apre una seconda conca, quella che introduce alle gite serie, tipo il Fourchon, il Pain de Sucre, la Tête de Fênetre, oppure, in alternativa, la più blanda salita al Passo del Gran San Bernardo. In pratica la vera e propria gita incomincia appena oltre la Casa Cantoniera, quota 2.218 m., nei cui dintorni i prati ondulati sono finalmente ricoperti da uno manto appena sufficiente, ma continuo, di neve.

La mia testa vuota ha fatto sì che mi dimenticassi di proteggermi adeguatamente le piante dei piedi, costringendomi così a marciare su fastidiose vesciche. E’ lo scotto da pagare a causa del lungo percorso poco più che pianeggiante, ed è un monito per chi approccerà questa escursione in futuro. Ci sono due terzi di percorso “di puro sci nordico” e soltanto l’ultimo terzo presenta aspetti un po’ più consistenti. Per far sì che la gita inizi, dalla Casa Cantoniera, tagliare in linea retta la conca, lasciando l’arco tracciato dalla statale sulla sinistra.

Attraversata la conca a ridosso della casa Cantoniera (2.218 m.) si deve puntare dritto in direzione NO, per raggiungere la Montagna Baus (m. 2.373), ultima casera situata lungo la strada che porta al valico di confine. Finalmente i lievi pendii sono ricoperti di uno strato decente di neve.

Appena oltre l’Alpe Baus, immettersi nel ripido canale alle spalle della costruzione. Terminata la rampa, appare un ampio pianoro. Avanti tutta c’è la Tête de Fênetre, mentre un lungo traverso in direzione SO, verso una sella ben visibile, porta al Mont Fourchon. Gli sci proseguono dritti, in direzione del vicino crinale.

Le ultime fatiche si consumano a ridosso del crinale, procedendo con facilità e sicurezza. L’arrivo in vetta è, per me, sorprendentemente bello, regalando l’ennesimo scorcio sul Monte Bianco, da un’angolazione un po’ più insolita. Avanti, a settentrione, giace la conca dei laghi “de Fênetre” e la val Ferret svizzera, che digrada su La Fouly. Non sono da meno gli scorci sul vicino Velan, una montagna in bianco e nero, e lo smerigliato Grand Combin. Ancora più lontani a sud, emergono Grivola e gruppo del Gran Paradiso, a completamento degli orizzonti davvero notevoli regalati dalla Tete de Fenetre. Inutile aggiungere che si tratta di un bel punto panoramico, meritevole di una visita: si era già capito.

Info per la Tête de Fênetre

Altitudine: 2.838 m.
Quota partenza: 1.720 m.
Dislivello totale: 1.118 m.
Località di Partenza: Saint Rhemy en Bosse.
Tempo salita: 3 ore / 3 ore e 30 min.
Difficoltà sci-alpinistiche: MS
Esposizione: S + SE
Mappa: IGC foglio 4, Massiccio del Monte Bianco – Scala 1:50.000

Accesso automobilistico

Autostrada: uscita casello AOSTA EST, proseguire in direzione del Traforo del Gran San Bernardo.

Prima di giungere al bivio per il tunnel, svoltare a destra. Salire verso Saint Rhemy en Bosse e lasciare l’auto nei pressi della chiusura invernale della strada d’accesso al valico. Spesso non si riesce ad arrivare alla barra rossa che chiude la strada.